La chemioterapia è una sfida che coinvolge il corpo e la mente. Mentre i farmaci combattono il tumore, i pazienti affrontano una serie di effetti collaterali debilitanti, tra cui fatica, perdita di forza e depressione. Tuttavia, uno studio pilota condotto su 124 pazienti rivela che l’attività fisica può fare la differenza, migliorando sia la salute fisica che quella mentale.
I Numeri dello Studio
Il campione dello studio era composto principalmente da donne (91,9%), molte delle quali con diagnosi di tumore al seno. Nonostante i benefici ben documentati dell’attività fisica in questa popolazione, solo il 38% dei pazienti ha praticato esercizio fisico in modo occasionale durante la terapia, e un preoccupante 25% non ha mai fatto esercizio.
Perché l’Esercizio Aiuta
L’attività fisica può:
- Ridurre la fatica e migliorare la forza muscolare.
- Alleviare lo stress psicologico, diminuendo ansia e depressione.
- Restituire una sensazione di controllo e normalità al paziente.
Cosa Blocca i Pazienti?
Le principali barriere individuate includono:
- Scarsa informazione: Molti pazienti non sanno che possono esercitarsi in sicurezza durante la terapia.
- Paure psicologiche: Timore di aggravare la propria condizione o di affrontare dolore e fatica.
- Barriere ambientali: La mancanza di spazi adeguati o supporto professionale limita l’adesione all’attività fisica.
Un Appello per il Cambiamento
Lo studio dimostra che è fondamentale educare i pazienti sui benefici dell’esercizio fisico e offrire programmi personalizzati. Inoltre, una maggiore collaborazione tra oncologi e professionisti del movimento potrebbe ridurre drasticamente le barriere esistenti.
Conclusioni
La chemioterapia non deve significare inattività. Con un supporto adeguato, i pazienti possono non solo affrontare meglio le terapie ma anche migliorare la qualità della loro vita. Il movimento, guidato e sicuro, può trasformare il percorso oncologico in una strada verso la ripresa fisica e mentale.